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Giacomo Pontecorvo
Vi presentiamo Giacomo Pontecorvo, capocuoco del ristorante "Cucina", Hyatt Regency Ekaterinburg. Giacomo ha 26 anni ma ha già lavorato nei migliori ristoranti d'Italia, Francia e Svizzera.
Giacomo, raccontaci della tua infanzia: dove sei nato, la tua famiglia è grande?
Sono nato in un paesino a 60 km da Napoli precisamente a S.Agata sui due golfi nel comune di Massa Lubrense. La mia famiglia é cosi grande che ho perso due volte il conto.
Quando e perché hai deciso di trasferirti in Russia?
Ho deciso di trasferirmi in Russia nel 2010 ed è stato per Amore.
Perché hai scelto proprio Eketerinburg?
Ho scelto Ekaterinburg perché è una bella città dove puoi trovare di tutto e nello stesso tempo non c’è tanta confusione. Perché è una citta che guarda al futuro e allo sviluppo e che da possibilità di crescita.
Parli russo benissimo, dove e come l’hai imparato? Hai frequentato un corso linguistico o hai imparato la lingua comunicando con la gente russa?
Non direi, diciamo che me la cavo, purtroppo non ho frequentato nessun corso e ho dovuto impararlo comunicando con i miei colleghi russi nel primo ristorante dove ho lavorato a Mosca, è stato molto difficile all'inizio, pensavo di non potercela mai fare, ma poi dopo quattro mesi il meccanismo è partito e ogni giorno imparo parole nuove.
Quali sono le cose piu difficili da imparare in russo per te?
Quando mettere “ы”, “ь”, “ш”, “щ”, “й” e alcuni suoni specifici che distinguono due parole che alle mie orecchie sembrano identiche ma che hanno diverso significato.
Che cosa potresti consigliare alle persone che studiano la lingua italiana? A cosa fare più attenzione?
Consiglio di praticarlo il più possibile e di fare molta attenzione alla pronuncia.
Ti manca l’Italia? Vai spesso a trovare i tuoi? Qui in Russia ti manca la lingia italiana o c’è la possibilita di parlarla con i colleghi e amici?
Il posto dove sei nato e cresciuto manca sempre. In Italia vado una volta all'anno. No, non sento la mancanza della lingua italiana anche perché ho la possibilità di parlarlo a lavoro con il mio capo, magari sento più la mancanza del mio dialetto il Napoletano.
Tua moglie è russa, lei parla italiano? Che lingua parlate a casa?
Si, se la cava anche lei. Come me neanche lei ha seguito dei corsi ma ha imparato un po’ alla volta comunicando con mia madre via Skype. A casa è un gran Casino, parliamo in inglese in russo e in italiano quando non ci ricordiamo una parola in una lingua la diciamo in un altra.
Tuo figlio è ancora piccolo, ma credo che cominci già a parlare. Volete che lui parli ugualmente sia il russo che l’italiano? Forse lui guarda i cartoni animati in italiano?
Si, dice qualche parolina, noi vorremo che parlasse oltre al russo e l'italiano anche l'inglese. Lui guarda solo “Masha e medved”.
Chi cucina a casa tua, tu o tua moglie?
Dipende dalle occasioni. Se abbiamo ospiti sempre io, altrimenti a turno.
Come mai hai deciso di diventare cuoco?
Mio padre è cuoco e io ho deciso di seguire le sue orme.
Ti piace la cucina russa? Hai un piatto preferito?
Si, mi piace molto. “Selotka pod shuba”.
La situazione politica e economica di oggi non favorisce lo sviluppo dei rapporti fra i paesi, anche nel reparto ristorazione, come riesci a fare a meno dei prodotti italiani nel tuo ristorante e a casa?
Alcuni prodotti di base come pasta, riso, olio, salsa di pomodoro, farina sono disponibili qualche formaggio e qualche insaccato lo si trova. Per il resto cerco di fare il mio meglio con quello che ho a disposizione. A casa la maggior parte di prodotti e di provenienza russa apparte pasta, salsa di pomodoro e olio.
Hai preso qualche abitudine russa durante la tua vita in Russia?
Certo, tante. Sono un Italiano po russki.
C’è qualcosa che ti manca in Russia?
Mi manca il mare. Ne ho viste tante ma penso che non sia finita.
Vorresti ritornare un giorno in Italia o hai deciso di restare qui per sempre?
Si, un giorno vorrei tornare in Italia, ma quel giorno è ancora molto lontano.
Domande flash:
1. Il piatto preferito?
Parmigiana di melanzane.
2. La pizza preferita?
Margherita.
3. La bevanda preferita?
Negroni.
4. Il libro preferito?
«Il conte di Montecristo».
5. Il posto preferito per riposare?
L'amaca nel giardino della mia casa in Italia.